約 3,582,449 件
https://w.atwiki.jp/oper/pages/2292.html
ATTO I Scena Prima (Fondo selvoso di cupa ed angusta valle, adombrata dall alto da grandi alberi, che giungono ad intrecciare i rami dall uno all altro colle, fra quali è chiusa) LICIDA Ho risoluto, Aminta; più consigli non vuo . AMINTA Licida, ascolta. Deh, modera una volta questo tuo violento spirito intollerante. LICIDA E in chi poss io fuor che me più sperar? Megacle istesso, Megacle m abbandona nel bisogno maggiore. Or và, riposa sulla fè d un amico. AMINTA Ancor non dèi condannarlo però. Breve cammino non è quel che divide Elide, in cui noi siamo, da Creta, ov ei restò. L ali alle piante non ha Megacle al fin. In tempo giungerà. Prescritta è l ora agli olimpici giuochi oltre il meriggio, ed or non è l aurora. LICIDA Sai pur che ognun, che aspiri all olimpica palma, or sul mattino dèe presentarsi al tempio. Il grado, il nome, la patria palesar; di Giove all ara giurar di non valersi di frode nel cimento. AMINTA Il so. LICIDA T è noto ch escluso è dalla pugna chi quest atto solenne giunge tardi a compir? Dunque, che deggio attender più, che più sperar? AMINTA Ma quale sarebbe il tuo disegno? LICIDA All ara innanzi presentarmi con gli altri. AMINTA E poi? LICIDA Con gli altri a suo tempo pugnar. Se a noi qui fosse Megacle giunto, a tai contese esperto, pugnato avria per me ma, s ei non viene, che far degg io? Non si contrasta, Aminta, oggi in Olimpia del selvaggio ulivo la solita corona. Al vincitore sarà premio Aristea, figlia reale dell invitto Clistene, onor primiero delle greche sembianze unica e bella fiamma di questo cor; benchè novella. AMINTA Ed Argene? LICIDA Ed Argene più riveder non spero. Amor non vive, quando muor la speranza. AMINTA E pur giurasti tante volte... LICIDA T intendo. In questa fole, finché l ora trascorra, trattener mi vorresti. Addio. AMINTA Ma senti. LICIDA. Non, no. AMINTA Vedi che giunge... LICIDA Chi? AMINTA Megacle. LICIDA Dov è? AMINTA Fra quelle piante parmi... No... non è desso. LICIDA Ah, mi deridi e lo merito, Aminta, lo fui sì cieco, che in Megacle sperai. (Volendo partire) Scena Seconda MEGACLE Megacle è tecco. LICIDA Giuste dei! MEGACLE Prence. LICIDA Amico. Vieni, vieni al mio seno. Ecco risorta la mia speme cadente. MEGACLE E sarà vero che il Ciel m offra una volta la via d esserti grato? LICIDA E pace, e vita tu puoi darmi, se vuoi. MEGACLE Come? LICIDA Pugnando nell olimpico agone per me, col nome mio. MEGACLE Ma tu non sei noto in Elide ancor? LICIDA No. MEGACLE Quale oggetto ha questa trama? LICIDA Il mio riposo. Oh Dio! non perdiamo i momento. Appunto è l ora che de rivali atleti si raccolgono i nomi. Ah, vola al tempio; di che Licida sei. La tua venuta inutile sarà, se più soggiorni. Vanne. Tutto saprai, quando ritorni. MEGACLE Superbo di me stesso, andrò portando in fronte quel caro nome impresso, come mi sta nel cor. Dirà la Grecia poi che fur comuni a noi l opre, i pensier; gli affetti, e al fine i nomi ancor. (Megacle parte) Scena Terza LICIDA Oh generoso amico! Oh Megacle fedel! AMINTA Cosi di lui non parlavi poc anzi. LICIDA Eccomi al fine possessor di Aristea. Vanne, disponi tutto, mio caro Aminta. Io con la sposa, prima che il sol tramonti, voglio quindi partir. AMINTA Più lento, o prence, nel fingerti felice. Ancor vi resta molto di che temer. Potria l inganno esser scoperto; al paragon potrebbe Megacle soggiacer. So ch altre volte fu vincitor; ma un impensato evento so che talor confonde il vile e l forte; né sempre ha la virtù l istessa sorte. LICIDA Oh sei pure importuno con questo tuo noioso, perpetuo dubitar. Vicino al porto vuoi ch io tema il naufragio? A dubbi tuoi chi presta fede intera, non sa mai quando è l alba o quando è sera. Quel destrier, che all albergo è vicino, piè veloce s affretta nel corso; non l arresta l angustia del morso, non la voce, che legge gli dà. Tal quest alma, che piena è di speme, nulla teme, consiglio non sente; e si forma una gioia presente del pensiero che lieta saprà. (Licida parte) AMINTA Pria dell esito ancor lieto si finge nell ardente desio l incauto amante; ed io per lui pavento, nella già ordita frode, qualche sinistro, e periglioso evento. Il fidarsi della speme, è un cercar affanni, e pene ci lusinga, e poi ci inganna. Dell inganno se ne accorge, benché tardi, l alma afflitta; se ne pente, e se ne affanna. Scena Quarta (Vaste campagna alle falde d un monte, sparsa di capanne pastorali. Ponte rustico sul Fiume Alfeo, composto di tronchi d alberi, rozzamente commessi. Veduta della Città d Olimpia in lontano, interrotta da poche piante, che adornano la pianura, ma non l ingombrano. Argene, in abito di pastorella, sotto nome di Licori, tessendo ghirlande. Coro di Ninfe e Pastori, tutti occupati in lavori pastorali, e poi Aristea con seguito) CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui se un piacer si gode, parte non v ha la frode, ma lo condisce a gara amore e fedeltà. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui poco ognun possiede, e ricco ognun si crede né più bramando, impara che cosa è povertà. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Senza custodi o mura la pace è qui sicura, che l altrui voglia avara onde allettar non ha. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui gl innocenti amori di ninfe... (s alza da sedere) Ecco Aristea. ARISTEA Siegui, o Licori ARGENE Già il rozzo mio soggiorno torni a render felice, o principessa? ARISTEA Ah fuggir da me stessa potessi ancor, come dagli altri! Amica, tu non sai qual funesto giorno per me sia questo. ARGENE È questo un giorno glorioso per te. Di tua bellezza qual può l età ventura prova aver più sicura? A conquistarti nell Olimpico agone tutto il fior della Grecia oggi s espone. ARISTEA Ma chi bramo non v è. Deh si proponga men funesta materia al nostro ragionar (sede Aristea) Siedi, Licori gl interrotti lavori riprendi, e parla. Incominciasti un giorno a narrami i tuoi casi. Il tempo è questo di proseguirli. Il mio dolor seduci; raddolcisci, se puoi, i miei tormenti in rammentando i tuoi. ARGENE Se avran tanta virtù, senza mercede non va la mia costanza. (Siede) A te già dissi che Argene è il nome mio, che in Creta io nacqui d illustre sangue, e che gl affetti miei fur più nobili ancor de miei natali. ARISTEA So fin qui. ARGENE De miei mali ecco il principio. Del cretense soglio Licida il regio erede fu la mia fiamma, ed io la sua. Celammo prudenti un tempo il nostro amor; ma poi l amor s accrebbe, e, come in tutti avviene, la prudenza scemò. Comprese alcuno il favella de nostri sguardi ad altri i sensi no spiegò; di voce in voce tanto in breve si stese il maligno romor, che il re l intese se no sdegnò, sgridonne il figlio; a lui vietò di più vedermi, e col divieto gliene accrebbe il desio. Ebro d amore freme Licida, e pensa di rapirmi e fuggir. Tutto il disegno spiega in un foglio a me l invia. Tradisco la fede il messo, e al re lo reca. È chiuso in custodito albergo il mio povero amante. A me s impone che a straniero consorte porga la destra. Io lo ricuso. Altro riparo che la fuga o la morte al mio caso non trovo. Il men funesto credo il più saggio, e l eseguisco. Ignota in Elide pervenni. In queste selve mi proposi abitar. Qui fra pastori pastorella mi finsi, e or son Licori. ARISTEA In ver mi fai pietà. Ma la tua fuga non approvo però. Donzella e sola cercar contrade ignote, abbandonar... ARGENE Dunque dovea la mano a Megacle donar? ARISTEA Megacle! (fra sé) Oh nome! (in alta voce) Di qual Megacle parli? ARGENE Era lo sposo questi, che il re mi destinò. Dovea dunque obbliar... ARISTEA Ne sai la patria? ARGENE Atene. ARISTEA Come in Creta pervenne? ARGENE Amor vel trasse, com ei stesso dicea, ramingo, afflitto. Nel giungervi fu colto da stuol di masnadieri; e oppresso ormai la vita vi perdea. Licida a sorte vi si avvenne, e il salvò. Quindi fra loro fidi amici fur sempre. Amico al figlio, fu noto al padre; e dal reale impero destinato mi fu, perchè straniero. ARISTEA Ma ti ricordi ancora le sue sembianze? ARGENE Io l ho presente. Avea bionde le chiome, oscuro il ciglio, i labbri vermigli sì, ma tumidetti, e forse oltre il dover; gli sguardi lenti e pietosi un arrossir frequente, un soave parlar... Ma... principessa, tu cambi di color! Che avvenne? ARISTEA Oh Dio! Quel Megacle, che pingi, è l idol mio. ARGENE Che dici! ARISTEA Il vero. A lui, lunga stagion già mio segreto amante, perché nato in Atene, niegommi il padre mio, né volle mai conoscerlo, vederlo, ascoltato una volta. Ei disperato da me parti; più nol rividi e in questo punto da te so de suoi casi il resto. ARGENE In ver sembrano i nostri favolosi accidenti. ARISTEA Ah s ei sapesse ch oggi per me qui si combatte! ARGENE In Creta a lui voli un tuo servo e tu procura la pugna differir. ARISTEA Come? ARGENE Clistene è pur tuo padre ei qui presiede eletto arbitro delle cose; ei può, se vuole... ARISTEA Ma non vorrà. ARGENE Che nuoce, principessa, il tentarlo? ARISTEA E ben, Clistene vadasi a ritrovar. (S alzano) ARGENE Fermati; ei viene. Scena Quinta CLISTENE Figlia, tutto è compito. I nomi accolti, le vittime svenate, al gran cimento l ora prescritta; e più la pugna ormai, senza offesa de numi, della pubblica fé, dell onor mio, differir non si può. ARISTEA (fra sé) Speranze, addio. CLISTENE Ragion d esser superba io ti darei, se ti dicessi tutti quei, che a pugnar per te vengono a gara. V è Olinto di Megara, v è Clearco di Sparta, Ati di Tebe, Erito di Corinto, e fin di Creta Licida venne. ARGENE Chi? CLISTENE Licida, il figlio del re cretense. ARISTEA Ei pur mi brama? CLISTENE Ei viene con gli altri a prova. ARGENE (fra sé) Ah, si scordò d Argene! CLISTENE Seguimi, o figlia. ARISTEA Ah, questa pugna, o padre, si differisca. CLISTENE Un impossibil chiedi dissi perché. Ma la cagion non trovo di tal richiesta. ARISTEA A divenir soggette sempre v è tempo. È d Imeneo per noi pesante il giogo; e già senz essi abbiamo che soffrire abbastanza nella nostra servil sorte infelice. CLISTENE Dice ognuna cosi, ma il ver non dice. Del destin non vi lagnate se vi rese a noi soggette; siete serve, ma regnate nella vostra servitù. Forti noi, voi belle siete, e vincete in ogni impresa, quando vengono a contesa la bellezza e la virtù. (esce) ATTO I Scena Prima (Fondo selvoso di cupa ed angusta valle, adombrata dall alto da grandi alberi, che giungono ad intrecciare i rami dall uno all altro colle, fra quali è chiusa) LICIDA Ho risoluto, Aminta; più consigli non vuo . AMINTA Licida, ascolta. Deh, modera una volta questo tuo violento spirito intollerante. LICIDA E in chi poss io fuor che me più sperar? Megacle istesso, Megacle m abbandona nel bisogno maggiore. Or và, riposa sulla fè d un amico. AMINTA Ancor non dèi condannarlo però. Breve cammino non è quel che divide Elide, in cui noi siamo, da Creta, ov ei restò. L ali alle piante non ha Megacle al fin. In tempo giungerà. Prescritta è l ora agli olimpici giuochi oltre il meriggio, ed or non è l aurora. LICIDA Sai pur che ognun, che aspiri all olimpica palma, or sul mattino dèe presentarsi al tempio. Il grado, il nome, la patria palesar; di Giove all ara giurar di non valersi di frode nel cimento. AMINTA Il so. LICIDA T è noto ch escluso è dalla pugna chi quest atto solenne giunge tardi a compir? Dunque, che deggio attender più, che più sperar? AMINTA Ma quale sarebbe il tuo disegno? LICIDA All ara innanzi presentarmi con gli altri. AMINTA E poi? LICIDA Con gli altri a suo tempo pugnar. Se a noi qui fosse Megacle giunto, a tai contese esperto, pugnato avria per me ma, s ei non viene, che far degg io? Non si contrasta, Aminta, oggi in Olimpia del selvaggio ulivo la solita corona. Al vincitore sarà premio Aristea, figlia reale dell invitto Clistene, onor primiero delle greche sembianze unica e bella fiamma di questo cor; benchè novella. AMINTA Ed Argene? LICIDA Ed Argene più riveder non spero. Amor non vive, quando muor la speranza. AMINTA E pur giurasti tante volte... LICIDA T intendo. In questa fole, finché l ora trascorra, trattener mi vorresti. Addio. AMINTA Ma senti. LICIDA. Non, no. AMINTA Vedi che giunge... LICIDA Chi? AMINTA Megacle. LICIDA Dov è? AMINTA Fra quelle piante parmi... No... non è desso. LICIDA Ah, mi deridi e lo merito, Aminta, lo fui sì cieco, che in Megacle sperai. (Volendo partire) Scena Seconda MEGACLE Megacle è tecco. LICIDA Giuste dei! MEGACLE Prence. LICIDA Amico. Vieni, vieni al mio seno. Ecco risorta la mia speme cadente. MEGACLE E sarà vero che il Ciel m offra una volta la via d esserti grato? LICIDA E pace, e vita tu puoi darmi, se vuoi. MEGACLE Come? LICIDA Pugnando nell olimpico agone per me, col nome mio. MEGACLE Ma tu non sei noto in Elide ancor? LICIDA No. MEGACLE Quale oggetto ha questa trama? LICIDA Il mio riposo. Oh Dio! non perdiamo i momento. Appunto è l ora che de rivali atleti si raccolgono i nomi. Ah, vola al tempio; di che Licida sei. La tua venuta inutile sarà, se più soggiorni. Vanne. Tutto saprai, quando ritorni. MEGACLE Superbo di me stesso, andrò portando in fronte quel caro nome impresso, come mi sta nel cor. Dirà la Grecia poi che fur comuni a noi l opre, i pensier; gli affetti, e al fine i nomi ancor. (Megacle parte) Scena Terza LICIDA Oh generoso amico! Oh Megacle fedel! AMINTA Cosi di lui non parlavi poc anzi. LICIDA Eccomi al fine possessor di Aristea. Vanne, disponi tutto, mio caro Aminta. Io con la sposa, prima che il sol tramonti, voglio quindi partir. AMINTA Più lento, o prence, nel fingerti felice. Ancor vi resta molto di che temer. Potria l inganno esser scoperto; al paragon potrebbe Megacle soggiacer. So ch altre volte fu vincitor; ma un impensato evento so che talor confonde il vile e l forte; né sempre ha la virtù l istessa sorte. LICIDA Oh sei pure importuno con questo tuo noioso, perpetuo dubitar. Vicino al porto vuoi ch io tema il naufragio? A dubbi tuoi chi presta fede intera, non sa mai quando è l alba o quando è sera. Quel destrier, che all albergo è vicino, piè veloce s affretta nel corso; non l arresta l angustia del morso, non la voce, che legge gli dà. Tal quest alma, che piena è di speme, nulla teme, consiglio non sente; e si forma una gioia presente del pensiero che lieta saprà. (Licida parte) AMINTA Pria dell esito ancor lieto si finge nell ardente desio l incauto amante; ed io per lui pavento, nella già ordita frode, qualche sinistro, e periglioso evento. Il fidarsi della speme, è un cercar affanni, e pene ci lusinga, e poi ci inganna. Dell inganno se ne accorge, benché tardi, l alma afflitta; se ne pente, e se ne affanna. Scena Quarta (Vaste campagna alle falde d un monte, sparsa di capanne pastorali. Ponte rustico sul Fiume Alfeo, composto di tronchi d alberi, rozzamente commessi. Veduta della Città d Olimpia in lontano, interrotta da poche piante, che adornano la pianura, ma non l ingombrano. Argene, in abito di pastorella, sotto nome di Licori, tessendo ghirlande. Coro di Ninfe e Pastori, tutti occupati in lavori pastorali, e poi Aristea con seguito) CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui se un piacer si gode, parte non v ha la frode, ma lo condisce a gara amore e fedeltà. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui poco ognun possiede, e ricco ognun si crede né più bramando, impara che cosa è povertà. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Senza custodi o mura la pace è qui sicura, che l altrui voglia avara onde allettar non ha. CORO Oh care selve, oh cara felice libertà! ARGENE Qui gl innocenti amori di ninfe... (s alza da sedere) Ecco Aristea. ARISTEA Siegui, o Licori ARGENE Già il rozzo mio soggiorno torni a render felice, o principessa? ARISTEA Ah fuggir da me stessa potessi ancor, come dagli altri! Amica, tu non sai qual funesto giorno per me sia questo. ARGENE È questo un giorno glorioso per te. Di tua bellezza qual può l età ventura prova aver più sicura? A conquistarti nell Olimpico agone tutto il fior della Grecia oggi s espone. ARISTEA Ma chi bramo non v è. Deh si proponga men funesta materia al nostro ragionar (sede Aristea) Siedi, Licori gl interrotti lavori riprendi, e parla. Incominciasti un giorno a narrami i tuoi casi. Il tempo è questo di proseguirli. Il mio dolor seduci; raddolcisci, se puoi, i miei tormenti in rammentando i tuoi. ARGENE Se avran tanta virtù, senza mercede non va la mia costanza. (Siede) A te già dissi che Argene è il nome mio, che in Creta io nacqui d illustre sangue, e che gl affetti miei fur più nobili ancor de miei natali. ARISTEA So fin qui. ARGENE De miei mali ecco il principio. Del cretense soglio Licida il regio erede fu la mia fiamma, ed io la sua. Celammo prudenti un tempo il nostro amor; ma poi l amor s accrebbe, e, come in tutti avviene, la prudenza scemò. Comprese alcuno il favella de nostri sguardi ad altri i sensi no spiegò; di voce in voce tanto in breve si stese il maligno romor, che il re l intese se no sdegnò, sgridonne il figlio; a lui vietò di più vedermi, e col divieto gliene accrebbe il desio. Ebro d amore freme Licida, e pensa di rapirmi e fuggir. Tutto il disegno spiega in un foglio a me l invia. Tradisco la fede il messo, e al re lo reca. È chiuso in custodito albergo il mio povero amante. A me s impone che a straniero consorte porga la destra. Io lo ricuso. Altro riparo che la fuga o la morte al mio caso non trovo. Il men funesto credo il più saggio, e l eseguisco. Ignota in Elide pervenni. In queste selve mi proposi abitar. Qui fra pastori pastorella mi finsi, e or son Licori. ARISTEA In ver mi fai pietà. Ma la tua fuga non approvo però. Donzella e sola cercar contrade ignote, abbandonar... ARGENE Dunque dovea la mano a Megacle donar? ARISTEA Megacle! (fra sé) Oh nome! (in alta voce) Di qual Megacle parli? ARGENE Era lo sposo questi, che il re mi destinò. Dovea dunque obbliar... ARISTEA Ne sai la patria? ARGENE Atene. ARISTEA Come in Creta pervenne? ARGENE Amor vel trasse, com ei stesso dicea, ramingo, afflitto. Nel giungervi fu colto da stuol di masnadieri; e oppresso ormai la vita vi perdea. Licida a sorte vi si avvenne, e il salvò. Quindi fra loro fidi amici fur sempre. Amico al figlio, fu noto al padre; e dal reale impero destinato mi fu, perchè straniero. ARISTEA Ma ti ricordi ancora le sue sembianze? ARGENE Io l ho presente. Avea bionde le chiome, oscuro il ciglio, i labbri vermigli sì, ma tumidetti, e forse oltre il dover; gli sguardi lenti e pietosi un arrossir frequente, un soave parlar... Ma... principessa, tu cambi di color! Che avvenne? ARISTEA Oh Dio! Quel Megacle, che pingi, è l idol mio. ARGENE Che dici! ARISTEA Il vero. A lui, lunga stagion già mio segreto amante, perché nato in Atene, niegommi il padre mio, né volle mai conoscerlo, vederlo, ascoltato una volta. Ei disperato da me parti; più nol rividi e in questo punto da te so de suoi casi il resto. ARGENE In ver sembrano i nostri favolosi accidenti. ARISTEA Ah s ei sapesse ch oggi per me qui si combatte! ARGENE In Creta a lui voli un tuo servo e tu procura la pugna differir. ARISTEA Come? ARGENE Clistene è pur tuo padre ei qui presiede eletto arbitro delle cose; ei può, se vuole... ARISTEA Ma non vorrà. ARGENE Che nuoce, principessa, il tentarlo? ARISTEA E ben, Clistene vadasi a ritrovar. (S alzano) ARGENE Fermati; ei viene. Scena Quinta CLISTENE Figlia, tutto è compito. I nomi accolti, le vittime svenate, al gran cimento l ora prescritta; e più la pugna ormai, senza offesa de numi, della pubblica fé, dell onor mio, differir non si può. ARISTEA (fra sé) Speranze, addio. CLISTENE Ragion d esser superba io ti darei, se ti dicessi tutti quei, che a pugnar per te vengono a gara. V è Olinto di Megara, v è Clearco di Sparta, Ati di Tebe, Erito di Corinto, e fin di Creta Licida venne. ARGENE Chi? CLISTENE Licida, il figlio del re cretense. ARISTEA Ei pur mi brama? CLISTENE Ei viene con gli altri a prova. ARGENE (fra sé) Ah, si scordò d Argene! CLISTENE Seguimi, o figlia. ARISTEA Ah, questa pugna, o padre, si differisca. CLISTENE Un impossibil chiedi dissi perché. Ma la cagion non trovo di tal richiesta. ARISTEA A divenir soggette sempre v è tempo. È d Imeneo per noi pesante il giogo; e già senz essi abbiamo che soffrire abbastanza nella nostra servil sorte infelice. CLISTENE Dice ognuna cosi, ma il ver non dice. Del destin non vi lagnate se vi rese a noi soggette; siete serve, ma regnate nella vostra servitù. Forti noi, voi belle siete, e vincete in ogni impresa, quando vengono a contesa la bellezza e la virtù. (esce) Vivaldi,Antonio/L Olimpiade/I-2
https://w.atwiki.jp/hymmewart/pages/65.html
単語 発音 意味 流派 i イ 焦り(第Ⅱ想音) 中央正純律 iasien イアシェン 朝露 クルトシエール律 ides イデス 過去 中央正純律 idesy イデシー 過去の 中央正純律 ieeya イーヤ 希望 中央正純律 iem イェム 今 古メタファルス律 [[infel インフェル 愛 古メタファルス律 inferiare インフェリアーレ 親愛なる 古メタファルス律 ini イニ 初期化する、清純化する クルトシエール律 innna インナ (精神世界的な)中、心の中 クルトシエール律 irs イルス いる、存在する 中央正純律
https://w.atwiki.jp/diablo3story/pages/97.html
【編集の注意事項】 ・意訳を推奨しています。明らかに翻訳内容が間違っている時を除き、他者が翻訳した内容は消さないで下さい。 ・より良い翻訳を思いついた場合は、翻訳文を並べて記述してください。(既存の翻訳を削除しない)ですが、自信があれば上書きしても構いません。 ・併記された文章は折を見て管理人により1文に減少・修正され、全体の統一感を図ります。(2012/9/20追加) ・間違いや足りない会話があった場合、編集をお願いいたします。もしくは内容の一部(会話の1文)などを、下部コメントにてご連絡下さい。 Templar同行中の発言 ▼ここから1ページ目[編集] +参加時 参加時 Templar It is good to fight with you again. お前と共に戦えるのは良い事だ。 Templar Let us seek honor together, my friend. 共に栄光を求めに行こう、友よ。 +アイドル時(待機状態) アイドル時(待機状態) Templar The darkness grows while we stand about. こうして立っている間にも、闇は広がり続けているぞ。 Templar I cannot follow you if we just stand around. このまま立っているだけなら、私一人で行かせて貰う。 Templar When virtue tarries, evil smiles. 正義がのろのろしていれば、悪はにやにやするぞ。 Templar Surely there is someone out there who would benefit from our aid right now. まさに誰かがそこにいる。今、我らの救援が彼らの助けになるだろう Templar Evil does not rest. Neither should we. 悪は休むことを知らない。我々も休んではならない。 +回復時 回復時 Templar Ah... あぁ… Templar My thanks. 感謝する。 Templar I needed that. それが要ったのだ。 Templar I am well again! また戦えるぞ! Templar Health returns! 元気が戻ったぞ! +装備品を渡したとき 装備品を渡したとき Templar Ah, good. あぁ、良いな。 Templar Excellent. 素晴らしい Templar A good choice. 賢明な選択だ。 Templar Good thought. 良い考えだ。 Templar This will aid me. これは助けになる。 Templar Thank you. 感謝する。 Templar A fine choice. いい選択だ。 Templar This will help. これは助かる。 Templar I will use this. これを使おう。 Templar Just the thing. まさにこれだ。 +装備できないものを渡したとき 装備できないものを渡したとき Templar I can t use that. 使えないよ。 Templar No. いらん。 Templar I can t. 無理だ。 Templar That is not for me. 私向きじゃないな Templar I am unable. できない。 Templar Not possible. 不可能だ。 Templar I don t use that. 使わないぞ。 Templar I wouldn t use that. 使わないだろうな。 Templar I think not. そうじゃないだろう。 Templar It s not possible. それは無理だ。 +挨拶など 挨拶など Templar Farewell. さらばだ。 Templar stand by glory 栄光と共にあれ。 Templar Stay in the Light. 光あらん事を。 Templar Honor always. 名誉を重んじろ。 Templar The journey continues. 旅を続けよう。 Templar My blessings. いいだろう。 +賛成・同意 賛成・同意 Templar Well done. よくやった。 Templar Good! よし! Templar I approve. 賛成だ。 Templar You ve done well. 良くやったよ。 Templar My order would approve. ■■■ Templar You set a shining example. ■■■ Templar That was well done. ■■■ Templar A worthy deed. 立派な行いだ。 Templar I am proud. 私は誇らしいぞ。 Templar All glory to you. 栄光はお前のものだ。 +反対・不同意 反対・不同意 Templar Not your finest moment. 最良ではないな。 Templar I disapprove. 反対だ。 Templar Poorly done. 酷い有様だな。 Templar I didn t swear an oath to you for this. ■■■ Templar We could do better than that. もっと上手くやれたはずだ。 +エリート系発見時 エリート系発見時 Templar There! A worthy foe! そこだ!なんてヤツだ! Templar By all that is holy! Do you see that enemy over there? ■■■ Templar A mighty adversary is before us. これは強敵だな。 +エリート討伐時 エリート討伐時 Templar That was a worthy foe. Glorious. 恐ろしい敵だった。よくやった。 Templar A worthy opponent. 恐ろしい敵だ。 Templar What a monstrous creature! なんてヤツだ! Templar Could we find more like that? こんなヤツ見た事あるか? Templar We have done it! やったな! +掛け声 掛け声 Templar To the death! 死を! Templar You end here! ここで終わりだ! Templar or honor and glory! 名誉と栄光を! Templar Now we fight! 行くぞ! Templar Draw your weapons! 武器をとれ! Templar Blades out! 剣を抜け(武器をとれ)! Templar For the order! ■■■ Templar I ll see your heart! ■■■ Templar The Light take you! ■■■ Templar Now for your just reward! ■■■ Templar For all that is holy! ■■■ Templar For all that is right! ■■■ Templar For the innocent! ■■■ Templar For the just! ■■■ Templar By the laws of Heaven! ■■■ Templar By my soul! ■■■ Templar Salvation by the Light alone! ■■■ Templar By my honor! ■■■ Templar For my salvation! ■■■ Templar Do your worst! ■■■ Templar For glory! ■■■ Templar I shall impale you! ■■■ Templar Fear me! ■■■ Templar I am your destruction! ■■■ Templar Meet your destiny! ■■■ Templar Meet your fate! ■■■ Templar Slither to your death! ■■■ Templar By my oath! ■■■ Templar our death, my glory! ■■■ Templar Forward! ■■■ +炎上 炎上 Templar It burns! 燃えている! Templar I m on fire! 火に包まれた! +氷結 氷結 Templar Frozen... 凍結した... Templar I cannot... move! 動けない! +毒 毒 Templar I have been poisoned. 毒にやられた。 Templar I m poisoned! 毒にやられた! Templar Poison! 毒だ! +クリティカルヒット発生 クリティカルヒット発生 Templar Hah! A good hit! ■■■ Templar Look at that! My hand is sure! ■■■ Templar A mighty blow against the darkness! ■■■ Templar Take that, you fiend! ■■■ +ダメージを受ける ダメージを受ける Templar I bleed? ■■■ Templar I m wounded! ■■■ Templar I do not fear pain! ■■■ Templar Blood, hah! ■■■ Templar Nothing more than a scratch! ■■■ +持続ダメージを受ける 持続ダメージを受ける Templar Taking... damage... ■■■ Templar Still taking damage! ■■■ +瀕死 瀕死 Templar I grow weak... 力が抜けて行く... Templar Death approaches! 死が近づいてくる! Templar I need healing! 回復してくれ! Templar Need assistance! 助けてくれ! Templar I do not fear death! 死など怖くはない! +死亡時(戦線離脱) 死亡時(戦線離脱) Templar I go to the light! 光の下へ! Templar Westmarch calls to me... ウエストマーチ(故郷)が呼んでいる... Templar Darkness... closing in... 闇が...迫ってくる... +蘇生時(戦線復帰) 蘇生時(戦線復帰) Templar Praise the Heavens! It was not my time. ■■■ Templar I saw the Light! But it turned me back. 光が見えた!だが俺は戻ってきた。 Templar Fear not. I have returned! 恐れるものはない。俺は戻ってきた! +スタック時(Rooted) スタック時(Rooted) Templar Can t... move... 動けない... Templar I am... stuck. 動けなくなってしまった... +スタン時(Stunned) スタン時(Stunned) Templar Stunned. ■■■ Templar It s going dark... ■■■ Templar My head... ■■■ +感謝 感謝 Templar My gratitude. ■■■ Templar Thank you. ■■■ Templar I am grateful. ■■■ Templar My thanks. ■■■ +大型チェスト発見 大型チェスト発見 Templar Treasure! 宝だ! Templar A chance for glory! ■■■ Templar What riches! ■■■ Templar Wealth unimaginable! ■■■ Templar Our just reward! ■■■ +戦闘終了 戦闘終了 Templar That was invigorating. ■■■ Templar Is that all? これで終わりか? Templar I expected more. 期待はずれだな。 Templar Evil has been rebuked. ■■■ Templar The Light grows. ■■■ Templar The world is a safer place. ■■■ Templar That was all of them! ■■■ Templar I could do that again! ■■■ Templar Not even a sweat. ■■■ Templar Just a skirmish. Give me a real battle! ■■■ +レベルアップ(フォロワー) レベルアップ(フォロワー) Templar My power grows! ■■■ Templar Once again, I become stronger. ■■■ Templar I grow stronger in the Light! ■■■ Templar Another step upon the path to glory! ■■■ Templar Greater and greater! ■■■ Templar Within me, the Light grows stronger! ■■■ Templar Great effort brings great reward! ■■■ Templar I grow stronger. ■■■ Templar My power grows great. ■■■ +レベルアップ(プレイヤー) レベルアップ(プレイヤー) Templar Glory to you. ■■■ Templar The Light grows stronger within you! ■■■ Templar A glorious development. ■■■ +フォロワースキル選択時 フォロワースキル選択時 Templar A useful skill. ■■■ Templar That will serve me well. ■■■ Templar My power grows. ■■■ Templar Well chosen. ■■■ Templar I would have chosen the same. ■■■ Templar A worthy choice. ■■■ Templar I will use it well. ■■■ +フォロワースキル初期化 フォロワースキル初期化 Templar Let s start over, then. ■■■ Templar I feel like a new man. ■■■ Templar I will seek a new beginning. ■■■ Templar You prefer a different course of action? ■■■ +フォロワースキル未選択 フォロワースキル未選択 Templar What skill should I master? ■■■ Templar How should I train? ■■■ +カウントダウン(クエストの討伐目標数など) カウントダウン(クエストの討伐目標数など) Templar That s another one! ■■■ Templar Again! ■■■ Templar One step closer. ■■■ Templar Five more! 残り5! Templar Four more! 残り4! Templar Three more! 残り3! Templar Two more! 残り2! Templar One more! 残り1! Templar Almost done. ■■■ Templar Done! ■■■ +カウントダウン(時間制限) カウントダウン(時間制限) Templar We must hurry. ■■■ Templar We are running short on time. ■■■ Templar Almost out of time. ■■■ Templar Quickly! ■■■ +不明① 不明① Templar The air hangs heavy with the scent of terror. This does not bode well. ■■■ +不明② 不明② Templar A wondrous sight!(メモ:Awe) ■■■ Templar I stand amazed!(メモ:Surprise) ■■■ +不明③ 不明③ Templar Die, fiend! ■■■ Templar No mercy! ■■■ 【コメント注意事項】 ・既存の翻訳文章への指摘は、可能なら代替案(翻訳)を考えて当該の翻訳文章に並べて直接ページの編集をお願いいたします。 (既存の翻訳を削除せず、ご自分の翻訳を2行目に追加してください。管理人が後に良いと判断した翻訳のみ表示するように変更します) ・代替案が思い浮かばない場合は、翻訳者に失礼のならないよう、優しい文章で指摘してください。 ・ご指摘の際は、対象の箇所が特定できる原文の一部を記載下さい。 ・このコメント内で議論をしないで下さい。ご指摘、ご意見のみご報告下さい。 ・良識が欠けていたり、意義の無いコメントは削除させていただきます。 冒険者名 コメント すべてのコメントを見る
https://w.atwiki.jp/comp5/pages/7.html
iマネジメントの紹介です ダウンロード 画面はこんな感じです ダウンロード はvector http //www.vector.co.jp/soft/win95/art/se400671.html?サイトからどうぞ iマネジメントの説明はこちらからもどうぞ http //homepage3.nifty.com/soulpage/software/imane/index.html? ref(http //homepage3.nifty.com/soulpage/software/imane/sample.png) 画面はこんな感じです フローチャートやUMLそれとTOC思考プロセスのツリーが作成できます
https://w.atwiki.jp/shuei/pages/162.html
Liz(NZ) 10 00- w/ Hiromi, Sachiko Talking about modern-day problems As far as I m concerned.. The way I see it.. The biggest problem with TV is Do you think...? In your opinion, Definitely, I think.. For sure. I really agree. Perhaps, but I guess. Not at all, I don t think. So, do you think people watch too much TV these days? Problems in society. congestion = lots of traffic Graham(Eng) 10 50- w/ Sayoko, Sachiko Health and lifestyle regular sleeping pattern balanced diet It s really unhealthy to ... If you ask me... I think it s important to How often once or twice a not more than one bottles a week at least Why don t you jog to work instead of driving cut down on the drinking Have you tried going on a diet quitting smoking / to stop smoking regular exercise Try to drink less get more sleep / take a nap work out ( go to gym) I try to get as much sleep as possible usually do for lunch
https://w.atwiki.jp/aipictors-dictionary/pages/26.html
i2i応用編 先に注意を。「他人の著作物」をi2i(image2image)をして利用するのは基本的に著作権違反に該当します。これは「トレパク」と同じです。 text2imageで出力したものを使ったり、「真っ白な画面をi2i」したり「手描き画像」を入力にしたりすることができます。 とりあえず、この下ではt2i画像を手描き修正するパターンについて取り上げます。 New! 2023-12-24 Aipictorsの生成でi2iが搭載されました。 i2i応用編1. 一部手描き改変で差分を作る(例:桜の木を葉桜にする) 2. 一部手描き改変でメイン要素を召喚(例:スライム) 3. 一部手描き改変でメイン要素を召喚(例:コロニー) 4. 一部手描きで髪色改変(例:複数キャラで指定色の髪色にする) 5. 一部加筆で見切れ補正(例:立ち絵の修正) 7. 画像同士の合成(例:2人立ち絵) 8. 一部手書き改変でメイン要素召喚(例:馬車) 9. 雑絵で下書き指定(ハイStrength) 1. 一部手描き改変で差分を作る(例:桜の木を葉桜にする) PLiCyの「白黒美少女スクールラブ」で使用したものです。 同じ構図でサクラを葉桜にしたい、ありますよね。 MS Paintのブラシツールで雑に塗ります。ただしあまりはみ出たりするとそのまま影響するので、慎重に塗ります。 ついでにスプレーツールでちょっとグラデっぽくなるといいかなと適当に色を足してありますが、別になくてもいいです。 前:girl, white hair, bob hair, sailor uniform, in street, cherry blossom 後:girl, white hair, bob hair, sailor uniform, in street, trees つまり「cherry blossom」→「trees」と置き換えて雑塗りしたものを入力としてi2iを実行します。 それでこれが出力されます。 Denoising strengthは0.3-0.6くらいまでの間で調整します。元の絵と極力変化しないようにしたいなら0.35くらいでしょうか。 ただしあまり数字を小さくすると、べた塗りだったりしたものがそのまま出力されてしまって変な絵になることもあるので、サジ加減が必要です。 2. 一部手描き改変でメイン要素を召喚(例:スライム) モデルにもよると思いますが、自分が使ったものでは「slime」と入れても「スライムでドロドロにされた少女」ばかりが出力されます。 これでは困るので、先に「草原」を出して、それに手書きで「スライム」を書き足します。 前:((landscape)), in grassland 後:((game_cg)), in grassland, green slime 無事、スライムを召喚できました。 ただこれ、ちょっと位置が下で「文字」と重なってしまうので、もう少し上だといいですね。 同じ方法でウサギも召喚しました。ただしあまり複雑なものは召喚も難しいかもしれません。 3. 一部手描き改変でメイン要素を召喚(例:コロニー) 思った通りのコロニーを出すのも結構大変なようです。 そこでi2iで描いてしまいましょう。 MS Paintで手書きで雑塗りしたものを用意します。 Denoising strengthを上げたり下げたり調整して、元絵をどれだけ守るか考えながら何回か出力して絵を選びます。 space station はい、御覧の通り、細かい部品なども適当に勝手に配置されてそれっぽくなりました。 ロボットの腕だけ描くのも難しそうだったので、雑描きして召喚しました。 ほらこの通り。ちょっと腕が長いのは御愛嬌です。 どうでしょうか。 4. 一部手描きで髪色改変(例:複数キャラで指定色の髪色にする) 複数人で、男女で指定の髪色、目色、性別などを狙った通りにすべて揃えるのはガチャをしても思った以上に難しいです。 そこでガチャ結果から近い物を選んで残りはi2iで改変してしまいましょう。 1000回ガチャするよりかは早くて確実です。 2girls, black hair, long hair, white hair, bob hair, sailor uniform,(一部略) 指定するプロンプトはそのままです。これだとどの組み合わせが出るかはガチャしだいです。制服の色もガチャですね。 100枚くらいでギブアップして、その中から良さそうな元絵をチョイスします。 髪の色を適当に塗ります。ベタですが大丈夫です。 右のシロちゃんはロングヘアをボブにするため、背景を雑に捏造して余分な髪を消します。 セーラーカラーを白から黒(茶)に塗り替えします。 上の雑塗りをi2iして、これが完成形です。プロンプトは同じ物を指定しています。 キスシーンでもこの方法で髪を塗りました。 複数キャラ絵は難しいですね。 5. 一部加筆で見切れ補正(例:立ち絵の修正) バストアップなどで絵を作ると元モデルの画像中央クリッピング問題により、よく顔頭の上が見切れている画像に出くわします。 でもそれがなかなか良くて使いたい場合もあります。 そこで「アウトペインティング」というものがありますが、今回はi2iでやってみましょう。 ちなみに「face shot」が原因であると思われ、「bust shot」のほうがよさそうです。 black hair, short hair, 1boy, thick outline, white background, simple background, armor, face shot 立ち絵にしては、ちょっとズームしすぎですね。 顔だけ使う場合も頭の上が切れています。 元絵を75%くらいに縮小して周りを描き足します。 頭の上、あとバランス的に下と左右が切れているので、もう少し欲しいです。 MS Paintの手描きで雑補修をします。 i2iを通して画像を生成し、透過処理を施してpngで256pxで保存すれば完成です。 金ブチの鎧になってしまいましたが、今回は問題ないのでそのまま使います。 立ち絵は左隅に立たせるので左右反転してあります。 (左右反転はゲームツール上でもできるのでやらなくても問題ありません) 使用例はこの通りです。 7. 画像同士の合成(例:2人立ち絵) それぞれの立ち絵入りイベントCGがあります。 『異世界JK冒険者』のカナデです。 『異世界JK冒険者』のエルシーです。 エルシーの絵にカナデを雑に切り抜いてきて貼り付けます。 たまたまエルシーが左に寄っていて好都合でした。無理な時は「人物A」「人物B」「背景」の3枚合成にします。 これはMSペイントのクロマキー合成で処理しました。カナデはMSペイントで左右反転してあります。 またサイズが合わない時は拡大縮小を使います。2倍の荒い画像でもi2iで再処理すると復活するので大丈夫です。 それを再度、両人のプロンプトを合成して、i2i出力します。 このように出来て、完成です。 とりあえず2人一緒の画像はこれしか作ってないので、暫定で表紙絵にしています。 8. 一部手書き改変でメイン要素召喚(例:馬車) あぁ「馬車」も思ったものに近いのを出すのがなかなか難しい要素です。 こちらもMSペイントとMediBangで適当に描いたものをベースに召喚しました。 元々奥へ向かっていた道を横方向にしたので地面も捏造です。 ((Horse-drawn vehicle)), forest, ((in street)), trees, blue sky, fantasy これがこうなりました。 9. 雑絵で下書き指定(ハイStrength) 出力のイメージがあらかじめ分かっている場合、雑絵で指定してしまうという手が使えます。 特に2キャラ以上などを指定する場合には、要素をあらかじめ指定色にしておくと、色が混ざるのを防止できます。 masterpiece, best quality, extremely detailed, anime, 2girl, face, magic girl, light and dark 画像の変更度(Strength):0.85 どうでしょうか。
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3212.html
ATTO PRIMO Sinfonia Scena 1 (Gran pianura, in distanza veduta di collina praticabile, sopra la sommità della quale casa pastorale, con porta e finestra; in maggior distanza veduta di villaggio In fondo, alcuni albori.) CORO DI CACCIATORI Salva, salva, o Dea de boschi, lo splendor della Castiglia, salva lei, che a te somiglia in bellezza, ed onestà. Tu la madre al figlio rendi, e ad un Re la sua metà. Scena 2 (La Regina, vestita da cacciatrice con asta insanguinata, con seguito e Corrado.) REGINA Allegri, o miei vassalli; eccovi il fausto segno di mia vittoria; grande il periglio fu, di gran valore al mio braccio fu d uopo; estinta al fine giace l orribil belva, ch empia di strage e di terror la selva. Se di lugubri strida suonar le valli e i monti, or di festose grida si faccian risuonar. CORO DI CACCIATORI Suoni pur di grati evviva ogni riva ed ogni sponda, e risponda da ogni speco facil eco al nostro amor. Viva l astro d Aragona, ch or corona il suo valor. REGINA Andiam, miei fidi, e ristoriamci un poco della lunga fatica; ma dov è il figlio mio? CORRADO Dietro i vestigi vostri il magnanimo Prence spronò il destrier, quando il cinghial feroce da voi vide inseguito. Ma qualcuno s inoltra eccolo! Scena 3 (I suddetti e entra il Principe con fretta.) PRINCIPE Perchè mai nel sen, perchè, cara madre ognor per te palpitarmi il cor dovrà? REGINA Perchè mai nel sen, perchè, caro figlio, ognor per me palpitarti il cor dovrà? CORRADO Perchè mai nel sen, perchè, gran Regina, ognor per te palpitarci il cor dovrà? I TRE Deh, conserva a chi t adora una vita al ciel si cara REGINA Meco godi, amato figlio, e discaccia il tuo timor. PRINCIPE, CORRADO In te vive il figlio ancora, in te vive il genitor. REGINA Su via, mio caro figlio, discacciate l affanno; al gran cimento è ver molto sudai; ma uccisa al fine la formidabil fiera la gloria accrebbe de trionfi miei. (Si vede venir da lontano Lilla, affannata) Ma chi giù di quel luogo a questa volta move rapido il passo? PRINCIPE Una fanciulla a me rassembra, e di gentil sembiante. CORRADO Affannosa ed ansante, real donna, a me par. Scena 4 REGINA Chi cerchi? LILLA La Re gi na REGINA Io son la stessa. (S inginocchia) LILLA Ah, pieta de merce de soccorso! dal timor dal tormen to dal corso son si stanca che il fiato mi manca ed ho lena d appena parlar. REGINA Sorgi, calma l affanno, e quel che brami esponi, o giovin bella, e l otterrai. PRINCIPE (A Corrado) Amico, hai vista mai fanciulla più gentile di costei? CORRADO Non ha beltà la Spagna uguale a lei. LILLA Signora, al regio piede per implorar pietà mi guida amore il più vago pastore delle nostre contrade amato m ama, in sposa ei mi brama, e se uguaglianza di costume, di stato, e di desio può nodo marital render felice, un più fasto imeneo sperar non lice. REGINA E chi potrebbe opporsi ad affetto sì bello? LILLA Un barbaro fratello, che sol per vanità la mia destra promise al Podestà. REGINA Il tuo amante dov è? LILLA Da questo loco allontanato, sia ventura od arte, lasciò spazio frattanto al fratel mio di tentar che per forza io dia la mano a l odiato da me brutto villano! E se da quella stanza ov ei mi chiuse con disperato ardire dal balcone saltando io non fuggìa, del vil bifolco già preda sarei, e il mio caro Lubin perduto avrei. REGINA Calma l affanno, Lilla vezzosa, sarai sua sposa, fidati in me. Bella ti vedo, saggia ti credo; sarà, se l ami, degno di te. Figlio, vo a riposarmi. Or voi, Corrado, voi che siate sua guida al nostro tetto, alla vostra prudenza io la commetto. CORO Suoni pur di grati evviva, ecc. (La Regina parte col suo seguito.) Scena 5 (Corrado, il Principe, e Lilla.) PRINCIPE Amico, mi consolo che sei fatto custode di fanciulle. CORRADO Signor, dell età mia è per me questo un infelice indizio. (Fra sè) è un idolo costei; ci vuol giudizio. PRINCIPE Oh quanto volontieri con te mi cangierei per esser io guardiano di costei. Venite qui, ragazza. LILLA Signor PRINCIPE Avvicinatevi, non abbiate paura. CORRADO (Fra sè) Che modestia, che grazia, che figura! Se mi scappa mio danno. PRINCIPE Il vostro nome? LILLA Lilla, a comandi suoi. PRINCIPE Oh che bel nome! E bello come voi. LILLA Grazie alla sua bontà. PRINCIPE Perchè vi ritirate? Datemi la manina. (Vuol prenderla per mano.) LILLA Oh mi perdoni, sono nubile ancora e son villana, e non la diedi ancora a chi che sia. PRINCIPE Sentite; se io v amassi amereste voi me? CORRADO (Fra sè) L affare si fa serio. LILLA Io no. PRINCIPE Perchè? LILLA Perchè amo il mio Lubin. PRINCIPE E non potreste amarne due? LILLA Fanciulle di contado non han questa virtù. Signore, io vado. (In atto di partire.) PRINCIPE Perchè tal fretta? CORRADO Prence, ella ha ragione. La Regina ci attende al noto loco. PRINCIPE Andate, andate, io pur verrò tra poco. (Corrado e Lilla partono.) Più bianca di giglio, più fresca di rosa, bell occhio, bel ciglio, vivace, graziosa. La mano a un villano la Lilla darà? Almen, crude stelle, non fossi chi sono ma val più d un trono sì rara beltà. (Parte.) Scena 6 (Strada, collinetta da un lato, casa rustica con porta e finestra, che mette nella strada; in fondo alcuni alberi.) (Ghita e Tita entrano disputando) GHITA Un briccone senza core no, non voglio più sposar. TITA Un ingrata senza amore no, non voglio maritar. GHITA Far d occhietto a tutte quante. TITA Far con tutti la galante! GHITA Ir girando tutta notte! TITA Ir con Mengo in quelle grotte! GHITA Dar a Berta il mio cappello! TITA Dir a Cecco ch è più bello! AMBI Son azioni da birboni e non s hanno a sopportar. TITA Non dir più ch io sono Tita se non cavo a te quegli occhi. GHITA Non dir più che io son la Ghita se non graffio a te l orecchio. TITA Villanaccia! GHITA Villanaccio! TITA Taci brutta! GHITA Taci brutto, assassino!. TITA Malandrina. AMBI Esser vuol la mia rovina mi vuol far precipitar. Scena 7 (Il suddetti, entra il Podestà, poi Lubino.) PODESTÀ E così, miei padroni, non volete finir, queste questioni? Un bel esempio inver date alla Lilla, s anco il dì delle nozze, e vostre e mie, fate tali pazzie. TITA Parlate con la Ghita, che fa pensar sì mal de fatti suoi. GHITA Anzi ditelo a Tita, che lo scandalo sol nasce da lui. (Entra Lubino, che non vede gli altri attori che dopo l aria) LUBINO Lilla mia dove sei gita? Lilla bella dove sei? Non t asconder, o mia vita, o bel sol degli occhi miei. Senza te non posso vivere, morirò senza di te. Dove sei, mia cara Lilla? Lilla cara, vieni a me. Siete qui scellerati? alfin vi trovo, alfin v ho nelle mani. Or dite, iniqui, la mia Lilla dov è? PODESTÀ E dove stà? GHITA Guarda che fai Lubin LUBINO Ah perfido, furfante! Mori per le mie mani. (Prende per il collo il Podestà.) PODESTÀ Gente! GHITA Aiuto! TITA Pietà! Misericordia! LUBINO Per voi geme il mio ben! GHITA Eh! Lubino, dico; non conosci la Ghita, l amica tua? Calmati, guarda, ascolta. LUBINO Ah, ditemi una volta, dov è la sposa mia O sollevo il villaggio, o do foco alla casa, o vi spacco la testa! PODESTÀ Che demonio infernal! GHITA Che bestia è questa? TITA (Parla nascondendosi dietro la Ghita) Io, io la sfacciatella rinchiusi in quella stanza, perché ardisce d opporsi al voler mio, e finalmente suo fratel son io. LUBINO Fratello, no, carnefice tu sei! Ah, vanne a terra, indegna porta! invano s opporrebbe l inferno a questa mano! (Ghita giù la porta ed entra in casa) Scena 8 (Tita, il Podestà, e Ghita.) TITA Già per sola tua colpa nascon tutti i malanni. GHITA Io, cosa c entro nelle vostre pazzie? TITA Se non mi trattenevi colle tue frenesie, a quest ora ei la Lilla avria sposata! GHITA Se non ti difendevi dietro le spalle mie, ei ti facea del cranio una frittata! PODESTÀ Non volete, o ragazzi, una volta finir di fare i pazzi? (S ode internamente un grande strepito.) GHITA O cieli! Udite! LUBINO O Lilla, Lilla mia, mia cara Lilla... GHITA Che strepito! che gridi! che fracasso è mai questo? TITA Quel marrano mi smantella la casa! LUBINO Ah, Lilla, Lilla GHITA Partiam, per carità, che s ei qui torna, preveggo un precipizio. PODESTÀ Lasciate pur, gli farem far giudizio. Or se pericolo di star qui trovi, verso quel culmine rapido movi, o tra quegli arbori di dense frondi stattene tacito ovver t ascondi, là dove imboscasi quel picciol speco, e quando sortono se Lilla è seco, stando lontano per un lunghissimo tiro di mano, sempre guardandoli li dèi seguir. (Tita parte) Tu Ghitta vattene franca all albergo, in l uscio serrati poi dietro il tergo, ch io per la ripida strada, ma breve, vo a dar cert ordini, come si deve, e quando avisoti del mio ritorno, col rauco fremito di tromba e corno, dove si trovano volami a dir. Presto, che crescere sento il tumulto! Ah, il temerario per tale insulto in una carcere vo far morir. (Ghita e il Podestà partono.) Scena 9 (Lubino solo dalla finestra, da cui pende un velo.) LUBINO Dov è dunque il mio ben? già son fuggiti Barbari, al tradimento aggiungete lo scherno? Ma raggiunger si provi. (salta giù dalla finestra) Qual uom, qual Dio potrebbe trattener l ire mie? stelle! che miro? Il velo non è questo della mia Lilla bella? Forse la meschinella ne moti della sua disperazione saltò giù dal balcone e il molle viso e le tenere membra ahi chi sa quale soffrirò oltraggio ad ambi due fatale. Non è vano il sospetto, la camera rinchiusa il balcon spalancato... il velo appeso ah se questo adivenne, a tutti io giuro i Numi dell abisso e a quei del Cielo di farne di coloro nuovo, tremendo, temerario scempio; qual fui d amor, sarò d atrocia esempio. Vo da l infami viscere strappar agli empi il cor. Vo farli a brani, a brani, e dar per cibo ai cani l ossa e le carni lor. (S avvolge il velo al braccio.) E tu, su questo braccio, rimani, o infausto segno, e se giammai nell anima langue l usato sdegno, porgi alimento ed esca che accresca il mio furor. (Va per partire, ma vede Tita nascosto dietro un albero in qualche distanza) Scena 10 LUBINO Indarno ti nascondi; il giusto Cielo in mano mi ti manda. (Afferra Tita per i crini) TITA Ohimè! Son morto! LUBINO Su quel capo ribaldo il mio sdegno cadrà; con questo cerro (Svelle un grosso ramo, e si mette in atto di accoppar Tita, la Ghita sopravviene e trattien il colpo.) GHITA Oh Dei! Ferma, Lubino! (Entra il Podestà con seguito di ministri di giustizia.) PODESTÀ Ecco lo sgherro. Animo, assicuratevi LUBINO Traditori TITA Bravissimo, cognato. PODESTÀ Tenetelo e legatelo sì stretto ch egli non muova più piedi, nè mani. LUBINO Tu mi vendica, o ciel, con questi cani. (Parte Lubino tra i Ministri, il Podestà, e Tita, cui la Ghita trattiene.) Scena 11 GHITA Oh, povero Lubino! Tita TITA Lasciami andar. GHITA Tita, m ascolta! Sai che tua suora Lilla è l idol della villa, sai ch ella ama Lubino, ed egli lei, e ostinato ti sei a voler ch ella pigli il Podestà? TITA O crepar, o pigliarlo E di cosa hai paura? GHITA Oggi alla caccia s attende la Regina; se alcuno la previen contra di te, cosa sarà di me? TITA E a te che importa? Non son io più un briccone, un assassino? GHITA No, se il mio bene, il caro mio sposino. Purchè tu m ami, purchè sia mio, sempre vogl io te solo amar. Se un po di rabbia teco mi viene, parlo per bene lo puoi pensar. Ma è poi di paglia tutto il mio foco, e poco, poco mi suol durar. In un momento di mele torno e in questo giorno l hai da provar. Dammi l anello, Tita mio bello, dammelo caro, non indugiar. Allor conoscere potrai la Ghita, che bella vita vogliam passar. (Parte.) Scena 12 (Tita solo) TITA Da ridere mi vien quand odo dire che bisogna star forte quando la donna cede. Io non son così bravo, e allorché vedo la mia Ghita che piange e che vien meco colla buona maniera, se fossi più arrabbiato d un leone cado giù qual babbione, un agnello divento, anzi un coniglio, nè già la Ghita sol, ma ogni altra donna far può meco lo stesso; che grande amico anch io son del bel sesso. In quegli anni in cui solea ir le capre a pascolar, mio bisnonno mi dicea, ch era un uom di grandi affar "Figlio mio, la donna è foco, guarda ben, non t accostar". Io ripien de detti suoi per paura d abbrucciarmi, donne mie lontan da voi procurava di restar. Ma l istinto naturale superò l educazion, e trovai che male, male predicava quel buffon. Qual farfalla, pian pianino, pria cercai girarvi intorno poi mi feci più vicino ed osai toccarvi un giorno, e sentendo che la pelle delle dita tenerelle non abbruccia, ma diletta, volli far per voi vendetta con amarvi e rispettarvi e con darvi questo cor. Non credete?... non credete? Alle prove, o donne care, tutto, tutto io voglio fare per provarvi un vero amor. (Parte) ATTO PRIMO Sinfonia Scena 1 (Gran pianura, in distanza veduta di collina praticabile, sopra la sommità della quale casa pastorale, con porta e finestra; in maggior distanza veduta di villaggio In fondo, alcuni albori.) CORO DI CACCIATORI Salva, salva, o Dea de boschi, lo splendor della Castiglia, salva lei, che a te somiglia in bellezza, ed onestà. Tu la madre al figlio rendi, e ad un Re la sua metà. Scena 2 (La Regina, vestita da cacciatrice con asta insanguinata, con seguito e Corrado.) REGINA Allegri, o miei vassalli; eccovi il fausto segno di mia vittoria; grande il periglio fu, di gran valore al mio braccio fu d uopo; estinta al fine giace l orribil belva, ch empia di strage e di terror la selva. Se di lugubri strida suonar le valli e i monti, or di festose grida si faccian risuonar. CORO DI CACCIATORI Suoni pur di grati evviva ogni riva ed ogni sponda, e risponda da ogni speco facil eco al nostro amor. Viva l astro d Aragona, ch or corona il suo valor. REGINA Andiam, miei fidi, e ristoriamci un poco della lunga fatica; ma dov è il figlio mio? CORRADO Dietro i vestigi vostri il magnanimo Prence spronò il destrier, quando il cinghial feroce da voi vide inseguito. Ma qualcuno s inoltra eccolo! Scena 3 (I suddetti e entra il Principe con fretta.) PRINCIPE Perchè mai nel sen, perchè, cara madre ognor per te palpitarmi il cor dovrà? REGINA Perchè mai nel sen, perchè, caro figlio, ognor per me palpitarti il cor dovrà? CORRADO Perchè mai nel sen, perchè, gran Regina, ognor per te palpitarci il cor dovrà? I TRE Deh, conserva a chi t adora una vita al ciel si cara REGINA Meco godi, amato figlio, e discaccia il tuo timor. PRINCIPE, CORRADO In te vive il figlio ancora, in te vive il genitor. REGINA Su via, mio caro figlio, discacciate l affanno; al gran cimento è ver molto sudai; ma uccisa al fine la formidabil fiera la gloria accrebbe de trionfi miei. (Si vede venir da lontano Lilla, affannata) Ma chi giù di quel luogo a questa volta move rapido il passo? PRINCIPE Una fanciulla a me rassembra, e di gentil sembiante. CORRADO Affannosa ed ansante, real donna, a me par. Scena 4 REGINA Chi cerchi? LILLA La Re gi na REGINA Io son la stessa. (S inginocchia) LILLA Ah, pieta de merce de soccorso! dal timor dal tormen to dal corso son si stanca che il fiato mi manca ed ho lena d appena parlar. REGINA Sorgi, calma l affanno, e quel che brami esponi, o giovin bella, e l otterrai. PRINCIPE (A Corrado) Amico, hai vista mai fanciulla più gentile di costei? CORRADO Non ha beltà la Spagna uguale a lei. LILLA Signora, al regio piede per implorar pietà mi guida amore il più vago pastore delle nostre contrade amato m ama, in sposa ei mi brama, e se uguaglianza di costume, di stato, e di desio può nodo marital render felice, un più fasto imeneo sperar non lice. REGINA E chi potrebbe opporsi ad affetto sì bello? LILLA Un barbaro fratello, che sol per vanità la mia destra promise al Podestà. REGINA Il tuo amante dov è? LILLA Da questo loco allontanato, sia ventura od arte, lasciò spazio frattanto al fratel mio di tentar che per forza io dia la mano a l odiato da me brutto villano! E se da quella stanza ov ei mi chiuse con disperato ardire dal balcone saltando io non fuggìa, del vil bifolco già preda sarei, e il mio caro Lubin perduto avrei. REGINA Calma l affanno, Lilla vezzosa, sarai sua sposa, fidati in me. Bella ti vedo, saggia ti credo; sarà, se l ami, degno di te. Figlio, vo a riposarmi. Or voi, Corrado, voi che siate sua guida al nostro tetto, alla vostra prudenza io la commetto. CORO Suoni pur di grati evviva, ecc. (La Regina parte col suo seguito.) Scena 5 (Corrado, il Principe, e Lilla.) PRINCIPE Amico, mi consolo che sei fatto custode di fanciulle. CORRADO Signor, dell età mia è per me questo un infelice indizio. (Fra sè) è un idolo costei; ci vuol giudizio. PRINCIPE Oh quanto volontieri con te mi cangierei per esser io guardiano di costei. Venite qui, ragazza. LILLA Signor PRINCIPE Avvicinatevi, non abbiate paura. CORRADO (Fra sè) Che modestia, che grazia, che figura! Se mi scappa mio danno. PRINCIPE Il vostro nome? LILLA Lilla, a comandi suoi. PRINCIPE Oh che bel nome! E bello come voi. LILLA Grazie alla sua bontà. PRINCIPE Perchè vi ritirate? Datemi la manina. (Vuol prenderla per mano.) LILLA Oh mi perdoni, sono nubile ancora e son villana, e non la diedi ancora a chi che sia. PRINCIPE Sentite; se io v amassi amereste voi me? CORRADO (Fra sè) L affare si fa serio. LILLA Io no. PRINCIPE Perchè? LILLA Perchè amo il mio Lubin. PRINCIPE E non potreste amarne due? LILLA Fanciulle di contado non han questa virtù. Signore, io vado. (In atto di partire.) PRINCIPE Perchè tal fretta? CORRADO Prence, ella ha ragione. La Regina ci attende al noto loco. PRINCIPE Andate, andate, io pur verrò tra poco. (Corrado e Lilla partono.) Più bianca di giglio, più fresca di rosa, bell occhio, bel ciglio, vivace, graziosa. La mano a un villano la Lilla darà? Almen, crude stelle, non fossi chi sono ma val più d un trono sì rara beltà. (Parte.) Scena 6 (Strada, collinetta da un lato, casa rustica con porta e finestra, che mette nella strada; in fondo alcuni alberi.) (Ghita e Tita entrano disputando) GHITA Un briccone senza core no, non voglio più sposar. TITA Un ingrata senza amore no, non voglio maritar. GHITA Far d occhietto a tutte quante. TITA Far con tutti la galante! GHITA Ir girando tutta notte! TITA Ir con Mengo in quelle grotte! GHITA Dar a Berta il mio cappello! TITA Dir a Cecco ch è più bello! AMBI Son azioni da birboni e non s hanno a sopportar. TITA Non dir più ch io sono Tita se non cavo a te quegli occhi. GHITA Non dir più che io son la Ghita se non graffio a te l orecchio. TITA Villanaccia! GHITA Villanaccio! TITA Taci brutta! GHITA Taci brutto, assassino!. TITA Malandrina. AMBI Esser vuol la mia rovina mi vuol far precipitar. Scena 7 (Il suddetti, entra il Podestà, poi Lubino.) PODESTÀ E così, miei padroni, non volete finir, queste questioni? Un bel esempio inver date alla Lilla, s anco il dì delle nozze, e vostre e mie, fate tali pazzie. TITA Parlate con la Ghita, che fa pensar sì mal de fatti suoi. GHITA Anzi ditelo a Tita, che lo scandalo sol nasce da lui. (Entra Lubino, che non vede gli altri attori che dopo l aria) LUBINO Lilla mia dove sei gita? Lilla bella dove sei? Non t asconder, o mia vita, o bel sol degli occhi miei. Senza te non posso vivere, morirò senza di te. Dove sei, mia cara Lilla? Lilla cara, vieni a me. Siete qui scellerati? alfin vi trovo, alfin v ho nelle mani. Or dite, iniqui, la mia Lilla dov è? PODESTÀ E dove stà? GHITA Guarda che fai Lubin LUBINO Ah perfido, furfante! Mori per le mie mani. (Prende per il collo il Podestà.) PODESTÀ Gente! GHITA Aiuto! TITA Pietà! Misericordia! LUBINO Per voi geme il mio ben! GHITA Eh! Lubino, dico; non conosci la Ghita, l amica tua? Calmati, guarda, ascolta. LUBINO Ah, ditemi una volta, dov è la sposa mia O sollevo il villaggio, o do foco alla casa, o vi spacco la testa! PODESTÀ Che demonio infernal! GHITA Che bestia è questa? TITA (Parla nascondendosi dietro la Ghita) Io, io la sfacciatella rinchiusi in quella stanza, perché ardisce d opporsi al voler mio, e finalmente suo fratel son io. LUBINO Fratello, no, carnefice tu sei! Ah, vanne a terra, indegna porta! invano s opporrebbe l inferno a questa mano! (Ghita giù la porta ed entra in casa) Scena 8 (Tita, il Podestà, e Ghita.) TITA Già per sola tua colpa nascon tutti i malanni. GHITA Io, cosa c entro nelle vostre pazzie? TITA Se non mi trattenevi colle tue frenesie, a quest ora ei la Lilla avria sposata! GHITA Se non ti difendevi dietro le spalle mie, ei ti facea del cranio una frittata! PODESTÀ Non volete, o ragazzi, una volta finir di fare i pazzi? (S ode internamente un grande strepito.) GHITA O cieli! Udite! LUBINO O Lilla, Lilla mia, mia cara Lilla... GHITA Che strepito! che gridi! che fracasso è mai questo? TITA Quel marrano mi smantella la casa! LUBINO Ah, Lilla, Lilla GHITA Partiam, per carità, che s ei qui torna, preveggo un precipizio. PODESTÀ Lasciate pur, gli farem far giudizio. Or se pericolo di star qui trovi, verso quel culmine rapido movi, o tra quegli arbori di dense frondi stattene tacito ovver t ascondi, là dove imboscasi quel picciol speco, e quando sortono se Lilla è seco, stando lontano per un lunghissimo tiro di mano, sempre guardandoli li dèi seguir. (Tita parte) Tu Ghitta vattene franca all albergo, in l uscio serrati poi dietro il tergo, ch io per la ripida strada, ma breve, vo a dar cert ordini, come si deve, e quando avisoti del mio ritorno, col rauco fremito di tromba e corno, dove si trovano volami a dir. Presto, che crescere sento il tumulto! Ah, il temerario per tale insulto in una carcere vo far morir. (Ghita e il Podestà partono.) Scena 9 (Lubino solo dalla finestra, da cui pende un velo.) LUBINO Dov è dunque il mio ben? già son fuggiti Barbari, al tradimento aggiungete lo scherno? Ma raggiunger si provi. (salta giù dalla finestra) Qual uom, qual Dio potrebbe trattener l ire mie? stelle! che miro? Il velo non è questo della mia Lilla bella? Forse la meschinella ne moti della sua disperazione saltò giù dal balcone e il molle viso e le tenere membra ahi chi sa quale soffrirò oltraggio ad ambi due fatale. Non è vano il sospetto, la camera rinchiusa il balcon spalancato... il velo appeso ah se questo adivenne, a tutti io giuro i Numi dell abisso e a quei del Cielo di farne di coloro nuovo, tremendo, temerario scempio; qual fui d amor, sarò d atrocia esempio. Vo da l infami viscere strappar agli empi il cor. Vo farli a brani, a brani, e dar per cibo ai cani l ossa e le carni lor. (S avvolge il velo al braccio.) E tu, su questo braccio, rimani, o infausto segno, e se giammai nell anima langue l usato sdegno, porgi alimento ed esca che accresca il mio furor. (Va per partire, ma vede Tita nascosto dietro un albero in qualche distanza) Scena 10 LUBINO Indarno ti nascondi; il giusto Cielo in mano mi ti manda. (Afferra Tita per i crini) TITA Ohimè! Son morto! LUBINO Su quel capo ribaldo il mio sdegno cadrà; con questo cerro (Svelle un grosso ramo, e si mette in atto di accoppar Tita, la Ghita sopravviene e trattien il colpo.) GHITA Oh Dei! Ferma, Lubino! (Entra il Podestà con seguito di ministri di giustizia.) PODESTÀ Ecco lo sgherro. Animo, assicuratevi LUBINO Traditori TITA Bravissimo, cognato. PODESTÀ Tenetelo e legatelo sì stretto ch egli non muova più piedi, nè mani. LUBINO Tu mi vendica, o ciel, con questi cani. (Parte Lubino tra i Ministri, il Podestà, e Tita, cui la Ghita trattiene.) Scena 11 GHITA Oh, povero Lubino! Tita TITA Lasciami andar. GHITA Tita, m ascolta! Sai che tua suora Lilla è l idol della villa, sai ch ella ama Lubino, ed egli lei, e ostinato ti sei a voler ch ella pigli il Podestà? TITA O crepar, o pigliarlo E di cosa hai paura? GHITA Oggi alla caccia s attende la Regina; se alcuno la previen contra di te, cosa sarà di me? TITA E a te che importa? Non son io più un briccone, un assassino? GHITA No, se il mio bene, il caro mio sposino. Purchè tu m ami, purchè sia mio, sempre vogl io te solo amar. Se un po di rabbia teco mi viene, parlo per bene lo puoi pensar. Ma è poi di paglia tutto il mio foco, e poco, poco mi suol durar. In un momento di mele torno e in questo giorno l hai da provar. Dammi l anello, Tita mio bello, dammelo caro, non indugiar. Allor conoscere potrai la Ghita, che bella vita vogliam passar. (Parte.) Scena 12 (Tita solo) TITA Da ridere mi vien quand odo dire che bisogna star forte quando la donna cede. Io non son così bravo, e allorché vedo la mia Ghita che piange e che vien meco colla buona maniera, se fossi più arrabbiato d un leone cado giù qual babbione, un agnello divento, anzi un coniglio, nè già la Ghita sol, ma ogni altra donna far può meco lo stesso; che grande amico anch io son del bel sesso. In quegli anni in cui solea ir le capre a pascolar, mio bisnonno mi dicea, ch era un uom di grandi affar "Figlio mio, la donna è foco, guarda ben, non t accostar". Io ripien de detti suoi per paura d abbrucciarmi, donne mie lontan da voi procurava di restar. Ma l istinto naturale superò l educazion, e trovai che male, male predicava quel buffon. Qual farfalla, pian pianino, pria cercai girarvi intorno poi mi feci più vicino ed osai toccarvi un giorno, e sentendo che la pelle delle dita tenerelle non abbruccia, ma diletta, volli far per voi vendetta con amarvi e rispettarvi e con darvi questo cor. Non credete?... non credete? Alle prove, o donne care, tutto, tutto io voglio fare per provarvi un vero amor. (Parte) Martin y Soler,Vicente/Una cosa rara/I-2
https://w.atwiki.jp/irissetlist/pages/27.html
【愛知・夜公演】i☆Ris 1st Live Tour 2015 ~We are i☆Ris!!!~ 2015年4月19日(日) 01 Make it! 02 わくドキしたいっ! 03 幻想曲WONDERLAND 04 Believe in 05 流星 06 Love Magic 07 おジャ魔女カーニバル!! 08 コドクシグナル 09 Defy the fate 10 ココロノヲト 11 Believer's HEAVEN 12 Happy New World☆ 13 ミラクル☆パラダイス 14 §Rainbow 15 Realize! En1 ayatsunagi En2 Color
https://w.atwiki.jp/hitsville/pages/30.html
Again I say rejoice(by Israel and new breed) Rejoice in the Lord always (And) again I say, again I say Rejoice in the Lord always And again I say, and again I say Rejoice Come bless the Lord, Come bless the Lord Draw near to worship Christ the Lord And bless His name, His Holy name Declaring He is good O that men would praise Him O that men would praise Him (Repeat Chorus) O that men would praise His name Praise His name to the ends of the earth And again I say... (Repeat Chorus) Rejoice Rejoice...
https://w.atwiki.jp/regina51/pages/327.html
2010 Renault Megane R.S. 250 http //www.forzamotorsport.fr/photos/x1/forza-motorsport-4-renault-megane-rs-250-par-angerfist-74425.jpg 推定ランク B Class 427 エンジン 直列4気筒ターボ 最高速度 5.1 ハンドリング 4.9 加速 6.4 ブレーキング 4.8 最大出力 182kw(253PS) 最大トルク 36.7kgfm 参考 フランスを代表とする自動車会社のルノーが生産しているCセグメントカーである「メガーヌ」を、チューニング専門店であるルノースポールがチューニングした、いわゆる「ホットハッチ」と呼ばれるカテゴリーに属している車。R.S.は「Renault Sport(ルノースポール)」の略語であって、ベースグレードのものと比較するとかなり性能が向上していることが分かる。直噴ターボエンジンによるトルクの向上の悪さはルノースポール独自のチューニングによって改善されており、36.7kgfmものトルクを発揮することができる。このほかにも500台限定で販売する予定であったが事情により1000台に増やされた「R.S.トロフィー」や、「275」などが存在するものの、いずれにせよ未収録。 価格 29,000CR